Per annoiarsi bisogna averci la stoffa

La noia non è per tutti: per annoiarsi bisogna averci la stoffa. Scolpite questa frase nella pietra da qualche parte, mentre vi spiego il motivo.

Nel mondo contemporaneo l’uomo medio ha la tendenza a considerare la noia come un’esperienza negativa, da evitare con tutte le forze. Una sensazione di abbruttimento, una macchia morale, un’onta. Insomma “Nun se fa’!”.

Io non ho mai abbracciato questo stile di vita, che relega la noia a meandri oscuri dell’esperienza umana.

La noia è pur sempre un’esperienza. Ma non per tutti, sia bene inteso. La noia richiede come ogni altra attività umana delle skills. Devi essere qualificato per poterti annoiare. Devi averci la stoffa.

Il senso della noia è saper stoppare il tran tran, frenare la routine, mettere qualsiasi cosa in pausa. Che non è quella del simbolino con le due barrette, che sembrano sbarre di una prigione.

La noia è tutto il contrario: è uno stato di divino niente e come tale va trattato e rispettato. La noia è una porta chiusa in faccia al senso del dovere. È uno spazio sacro in cui aprirsi all’immaginazione.

Sono momenti in cui pensare a cose che farai un giorno, una volta, forse, chissà. Di sicuro non adesso.

I miei momenti di noia danno magicamente vita alle mie cose migliori. Quando ho la mente sgombra e non penso alle cose da fare, creo storie, costruisco mondi, plasmo un personaggio.

 

La noia non ha regole, non impone divieti e fa bene a tutti. Nella noia non ci sono Ma.

La noia è uno degli ultimi baluardi di libertà pura e senza condizioni che ci resta e chi la giudica male, sinceramente, non sa cosa si perde.

Related Posts

Begin typing your search term above and press enter to search. Press ESC to cancel.

Back To Top

Newsletter 😉

Iscriviti alla mia newsletter per rimanere aggiornato/a, ricevere inviti su eventi e sconti

Ho letto e accetto i termini e le condizioni